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Incontro tra i Progettisti del Real Estate a "Progetti d'Italia" 2024
Si è svolta il 21 maggio la nona edizione del main event de il Quotidiano Immobiliare 'Progetti d'Italia + Camelot 2024', appuntamento annuale che riunisce a Milano i principali esponenti e le diverse anime del Real Estate italiano. E' stata l'occasione per confrontarsi sui temi caldi per il settore, scoprire quaranta tra i maggiori progetti di sviluppo immobiliare attualmente in fase di realizzazione in Italia e discutere i programmi di lavoro di Camelot, il tavolo che riunisce la comunità immobiliare per costruire una visione coesa e condivisa dell’evoluzione del settore, soprattutto per gli aspetti più sfidanti e innovativi.
In questo contesto si è svolto l'incontro dedicato a 'I Progettisti del Real Estate', che sono un motore di cambiamento e innovazione per tutta la filiera immobiliare. All'incontro, coordinato da Guglielmo Pelliccioli Founder del Quotidiano Immobiliare e introdotto da Luca Bernardoni di Archlinea, hanno partecipato Marco Cardin di Galileo Ingegneria, Francesco Gori di Esa Engineering, Fabio Viero di Manens, Stefano Boeri di Stefano Boeri Architetti, Enrico Maggi di Pininfarina, Massimo Roj di Progetto CMR, Maria Luisa Daglia di Agilitè, Alessandro Arvalli di Pro ITER, Leonardo Cavalli di One Works, Jacopo della Fontana di Design To Users, Maurice Kanah di BG&K, Benedetto Camerana di Benedetto Camerana Studio, Armando Casella di DVArea, Giuseppe Dibari di Deerns Italia.
E' stato un momento di dibattito libero tra chi cura la progettazione architettonica e ingegneristica per lanciare il tema su cui lavorerà il tavolo dei progettisti nell'ambito di Camelot nel biennio 2024/2025.
Il tema lanciato, attraverso il dibattito tra i partecipanti, è stato quello della "progettazione generativa", che si articola in una serie di quesiti: come sta impattando l'AI nel processo di progettazione? quale sarà il ruolo futuro del progettista? l'AI rappresenta una minaccia o un'opportunità, per i progettisti come categoria e per la qualità del progetto? quali ricadute sul piano legale delle responsabilità? e sul piano della formazione di nuove risorse?
Il tavolo lavorerà nei prossimi 12 mesi per dare risposta a questi quesiti, approfondendo vantaggi e svantaggi di uno strumento che sicuramente consente di ottimizzare i processi, ma che rischia di banalizzare i contenuti creativi della progettazione. Obiettivo del tavolo sarà anzitutto quello di conoscere e capire, perché questo, come qualunque cambiamento, deve essere non subìto ma gestito.